CHIRURGIA IMPLANTOLOGICA
•
IMPIANTO POST-EX IMMEDIATO
• 2 IMPIANTI ARCATA SUPERIORE
• 2 IMPIANTI ARCATA INFERIORE
• 2 IMPIANTI PER INCISIVI LATERALI
• 4 IMPIANTI ARCATA INFERIORE
• 6 IMPIANTI ARCATA SUPERIORE
• 12 IMPIANTI IN UN'UNICA SEDUTA
• ESPOSIZIONE SINGOLO IMPIANTO
• ESPOSIZIONE DUE IMPIANTI
• ESPOSIZIONE 12 IMPIANTI
• ACKERMANN FASE CHIRURGIA
• ACKERMANN SEI IMPIANTI
• ACKERMANN PROTESI
• ACKERMANN VARIE
• ACKERMANN RX VARIE
|
Gli impianti dentali sono delle strutture di materiale biocompatibile,
per lo più titanio che inserite nell'osso creano un fondamento stabile
per sostenere denti artificiali in ceramica o altro.
Nel corso degli anni sono state elaborate diverse forme di impianti.
Attualmente gli impianti in titanio a vite filettata a carico differito risultano
quelli più affidabili per vari motivi:
Il titanio"commercialmente puro" è il materiale che vanta la
più estesa casistica con controlli logitudinali.
Maggiore interfacie osso-titanio, ovvero la filettatura aumenta la superficie
di contatto osso- impianto aumentando la ritenzione primaria.
Il foro di alloggiamento, utilizzando frese calibrate, a diametro progressivo
permettono un atraumatismo dell'osso e una congruità del foro con la vite.
la congruità dell'alloggiamento determina massima ritenzione primaria ed
evita fenomeni di ischemia ossea che potrebbero essere causa di insuccesso.
|
A carico differito, o metodica in due tempi vuol
dire: scolpire un lembo chirurgico a tutto spessore inserire gli impianti nell'osso,
suturare il lembo.
Attendere, con gli impianti così sommersi, circa tre mesi per l'arcata
inferiore e sei mesi per l'arcata superiore, inserire, dopo tale attesa, il perno
transmucoso , applicare un provvisorio e quindi permettere al paziente di masticare.
Noi riteniamo che tale protocollo, elaborato dalla scuola svedese, sia sempre
quello che dia maggior predecibilità di successo.
Gli impianti dentali vengono utilizzati in:
Protesi fissa:
l'impiego di impianti consente nelle edentulie parziali, la realizzazione di pilastri
, evitando la preparazione di denti sani.
Nelle edentulie totali necessita l'inserimento del maggior numero di impianti
per una prognosi favorevole.
Protesi amovibile:
Gli impianti sono utilizzati per stabilizzare protesi amovibili, soprattutto inferiori.
Parodontologia:
Gli impianti vengono utilizzati sia per la sostituzione di denti parodontalmente
compromessi ed estratti sia per stabilizzare, mediante protesi fissa, denti mobili
a causa della malattia parodontale.
Endodonzia.
L'inserimento di un impianto dopo l'avulsione del dente endodonticamente compromesso
è un intervento che richiede l'utilizzo di membrane e materiali di riempimento
da riservare ad operatori con una discreta esperienza.
In Ortopedia dento-facciale
Gli impianti sono adoperati sempre più spesso in ortopedia dento-facciale
per spostare denti malposizionati. |
IMPIANTI ENDOSSEI A
VITE
Che cosa significa impianti dentali
endoossei a vite?
Gli impianti endoossei sono una soluzione per sostituire
i denti naturali mancanti.
Inseriti nell'osso forniscono un fondamento stabile
sui quale vengono saldamente applicati i nuovi denti.
Denti fissi dunque, anche per coloro che hanno perso
la maggior parte dei loro denti o addirittura tutti
i denti.
L'impianto in titanio biocompatibile viene inserito
mediante un intervento eseguito ambulatorialmente in anestesia locale ed e indolore.
Si attende un periodo variabile da 3 a 6 mesi affinche
l'impianto si solidarizzi con l'osso.
Trascorso tale periodo su ogni impianto viene inserito
un pilastro.
Dall'inserimento dei pilastri trascorrono circa 15 giorni
affinchè vengano realizzati e fissati i nuovi denti
completamente fissi.
Concluso il trattamento dovete semplicemente rispettare una
corretta igiene orale e presentarvi per una visita di controllo una
volta l'anno.
ESEMPIO ILLUSTRATO:
ARCATA INFERIORE DESTRA PRIVA DI DENTI NELLA ZONA POSTERIORE

PRIMA SEDUTA: INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI
 |
Impianti
(varie misure)  |
SITUAZIONE DOPO 7 GIORNI DAL POSIZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI
SI ATTENDE DA 3 A 6 MESI E SI COLLOCANO
I PLISASTRI |
|
 |
 |
Pilatri
(varie misure)  |
PRENDIAMO LE NESECCARIE IMPRONTE E DOPO CIRCA 15 GIORNI MONTIAMO I DENTI FISSI
GLI IMPIANTI ENDOOSSEI SONO UTILIZZABILI IN TUTTI I CASI DI
EDENTULIA (perdita dei denti) PARZIALE E TOTALE E PER SINGOLI DENTI
Gli impianti endoossei a vite sono utilizzabili in tutti i pazienti portatori
di protesi totale al fine di bloccare la mobilità della protesi stessa
CASI CHE PIÙ
FREQUENTEMENTE SI PRESENTANO NELLO STUDIO ODONTOIATRICO, CHE POSSONO ESSERE RISOLTI
CON L'IMPIEGO DI IMPIANTI ENDOSSEI:
- Assenza di un singolo dente:
per mono e bl-radicolati inserimento di un impianto di lunghezza minima di circa
13mm. Necessita: inoltre considerate sia l'arcata dove viene inserito l'impianto,
sia la situazione dell'arcata antagonista:
Per singolo dente pluriradicolato inserimento di due impianti di circa 8-10 mm.
- Edentulia parziale distale:
un impianto: per ogni singolo dente mancante mono o bi-radicolato; due impianti
per ogni singolo dente mancante pluri-radicolato.
Necessita valutare la situazione della arcata antagonista.
- Edentulia parziale in pazienti con parodontopatia:
stabilire il numero degli impianti da inserire per poi solidarizzare tra loro
1 denti paradentosici dipende dalla singola situazione clinica. Bisogna considerare
il numero e la mobilità dei denti residui dopo terapia parodontale, l'arcata
interessata e l'arcata antagonista.
- Edentulia troppo estesa per la realizzazione di una protesi
fissa:
in questi casi spesso è sufficiente l'inserimento di un singolo impianto
per permettere la realizzazione della protesi fissa.
- Edentulia totale e realizzazione di protesi fissa:
inserimento del maggior numero di impianti possibile la cui lunghezza minima sarà
di 5mm. Nella arcata inferiore, dove il limite anatomico dato dal canale mandibolare
impedisce l'inserimento di impiantl di almeno 5mm, necessIta inserire 6 impianti
dI lunghezza minima di circa 16mm mesialmente ai forami mentonieri.
- Edentulia totale e realizzazione di protesi tipo "overdenture":
inserimento di 4 impianti mesialmente ai forami mentonieri di lunghezza minima
di 5 mm.
Restando valide tutte le condizionI generall che potrebbero limitare un intervento
chirurgico l'unico parametro preso in considerazione per la selezione del paziente
è la disponibilità di osso in senso verticale.
|