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RIALZO DEL SENO MASCELLARE


• RIALZO SECONDO CASO
• RIALZO TERZO CASO
• RIALZO QUARTO CASO
• ESPOSIZIONE E PROVVISORIO

Rialzo del seno mascellare e simultaneo inserimento di un impianto per solidarizzare con protesi fissa denti con mobilità patologica.

INTRODUZIONE
Il rialzo del seno mascellare e la contemporanea applicazione di impianti a vite in titanio commercialmente puro, idrossilapatite e membrane in collagene ,è una metodica che permette l'inserimento di impianti anche nelle zone del mascellare superiore dove l'altezza ossea è limitata da una significativa pneumatizzazione dei seni mascellari.
Effettuiamo l'intervento, valutando sempre le controindicazioni , quando miriamo ad aumentare il numero degli impianti da inserire nel mascellare sia per la realizzazione di una protesi rimovibile sia per la realizzazione di una protesi fissa come nel caso che presentiamo. Si ritiene che un residuo osseo dello spessore di 4¬5mm, sia sufficiente per permettere la stabilizzazione dell'impianto durante la maturazione dell' innesto.

CASO CLINICO
Paziente S.D. , di sesso femminile di anni 42, si è recata nel Febbraio 2000 presso il nostro studio lamentando un fastidioso malessere a livello del secondo quadrante con difficoltà generalizzata alla masticazione. La paziente ha dichiarato di accettare qualsiasi terapia tranne apparecchi rimovibili.
Dall' esame clinico, dall' esame della ortopantomografia (Fig. 1) e dalle impronte di studio proponiamo la seguenti terapie:

Primo quadrante: estrazione del 14, inserimento, dopo due mesi, di due impianti endossei ( A T ); esposizione degli impianti ed impronte per tre elementi in oro¬ceramica 13-15, dopo circa sette mesi.

Secondo quadrante: Protesi fissa in oro-ceramica 23-27 dopo sei mesi dalla applicazione di un impianto (A T) a livello del 23 e di un impianto nello spazio edentulo 24-27 contemporaneamente al rialzo del seno mascellare.
L'applicazione dell'impianto e del rialzo del seno, presentando il 25 ed il 27 mobilità patologica, si rendono necessari per una protesi fissa 23-27

Terzo quadrante: Dal momento che l'elemento protesico deve essere sostituito decidiamo di inserire un impianto ed attuare una protesizzazione fissa 36-37 dopo tre mesi.

Quarto quadrante: elemento un porcellana sul 44.

TAPPE DEL TRATTAMENTO
Effettuiamo il rialzo del seno nel secondo quadrante con inserimento di un impianto e nella stessa seduta inseriamo un impianto nello spazio edentulo 23

  • Foto 1: Rx pre-operatoria. Dallo studio della rx si nota nel secondo quadrante la possibilità di inserire un impianto a livello del 23 e di un impianto, dopo aver rialzato il seno mascellare, nello spazio edentulo 25 -27
  • Foto 2: Incisione palatina e rilasciante vestibolare
  • Foto 3: Lembo scollato e sollevato.
  • Foto 4: Scheggia ossea che verrà ribaltata medialmente ed in alto
  • F oto 5: Viene inserita nella cavità neoformata idrossilapatite ed una membrana in collagene successivamente un calibro per calcolare visivamente la lunghezza dell'impianto da inserire. La lunghezza dell'impianto è data dalla distanza tra la cresta ossea e la scheggia ossea ribaltata.
  • Foto 6: Impianto inserito
  • Foto 7: Applicazione di ulteriore idrossilapatite e inserimento di una membrana riassorbibile in collagene per chiudere la breccia.
  • Foto 8: Sutura dal lato palatino e vestibolare . Viene scollato un lembo per inserire il secondo impianto a livello del 23.
  • Foto 9: Inserimento del secondo impianto.
  • Foto 10: Radiografia di controllo a distanza di un anno.

Conclusione: Il singolo impianto che va ad interessare il seno mascellare collocato simultaneamente ad innesti di idrossilapatite e membrane in collagene trova indicazione non solo in casi estremi di edentulia totale, ma anche nelle edentulie parziali al fine di aumentare il numero di pilastri per una protesi fissa, (risparmiando quella rimovibile), stabilizzare denti con lieve mobilità e rendere favorevole la prognosi e predicibili i risultati. Una attenzione particolare deve essere prestata
dall' operatore in presenza di denti limitrofi all' accesso chirurgico poiché manovre ostotomiche non congrue possono determinare la devitalizzazione degli elementi o compromettere il supporto osseo della dentatura (1). A distanza di un anno la radiografia di controllo e l'esame clinico confermano la perfetta osteointegrazione dell' impianto inserito contemporaneamente al rialzo del seno mascellare .


Inserimento di un impianto, con rialzo del seno mascellare nello spazio edentulo tra due denti che presentano moblità patologica (secondo quadrante). In questo caso sarà inserito anche un impianto a livello del 23. Incisione della mucosa
   
Lembo scollato e sollevato Scheggia ossea
   
Calibro inserito Impianto inserito ed applicazione di idrossilapatite
   
La membrana in collagene viene posizionata a copertura della breccia ossea Punti in seta. L'intevento viene completato preparando il sito implantare a livello del 13
   
Inserimento del secondo impianto RX di controllo a distanza di un anno

 

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